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domenica 6 novembre 2016

Negato il corteo di contestazione al governo riunito alla Leopolda, questa la critica al divieto dei GD

L’associazione dei Giuristi Democratici prende atto con preoccupazione del mancato accoglimento in data 2.11.2016 da parte del Questore di Firenze della richiesta, presentata da alcuni movimenti e associazioni, il 25.10.2016, di svolgere una manifestazione con corteo da piazza San Marco sino a Porta a Prato, in prossimità della ex Stazione Leopolda.

Il provvedimento del Questore appare illegittimo perché limitativo di libertà costituzionali – di espressione del pensiero e di riunione – non per comprovate ragioni di tutela dell’ordine pubblico e dell’incolumità pubblica, ma a tutela di un astratto e indimostrato pericolo che siano compiute azioni delittuose. Il Questore sostiene che la tutela dell’ordine pubblico debba, in tal caso, prevalere sul diritto di libertà, e lo comprime sino a consentire solo una manifestazione stanziale in piazza SS. Annunciata.

La motivazione, trasmessaci dagli organizzatori della manifestazione, si muove su più livelli di astrazione che, senza alcun indizio, ipotizzano il realizzarsi di situazioni di pericolo per l’incolumità pubblica. Così il divieto discende da mere supposizioni: è del tutto ipotetico che la concomitanza di iniziative (Leopolda, 50° dell’Alluvione) sia occasione dell’infiltrazione di persone diverse dai manifestanti pacifici; e che tali infiltrati abbiano intenzioni delittuose.

Si va così ben oltre la previsione del TUPS, art. 18, e si comprime un diritto di libertà – art. 17 e 21 Cost. – a protezione di una manifestazione di fatto governativa. La nostra preoccupazione deriva proprio dal segno repressivo e di chiusura espresso dal provvedimento e da un’istituzione che, anziché tutelare i cittadini consentendo e proteggendo l’esercizio delle libertà fondamentali – compresa la pacifica manifestazione del dissenso, atteggiamento caratteristico di una democrazia pluralistica – protegge una manifestazione governativa dispiegando ingenti presidi di sicurezza e confinando il dissenso in un luogo insignificante per i manifestanti.

http://www.radiocora.it/post?pst=28248 

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