Sarà tutto ovvio, ma va annotato.
Stanno approvando una pessima modifica della costituzione che darà il controllo del procedimento legislativo e dell'indirizzo politico al governo, asservendo la Camera.
Il Senato resterà lì, esile e nominato dalle maggioranze degli enti locali, solo per consentire alla camera, estensione del governo, di spadroneggiare con i numeri del premio di maggioranza che vogliono inserire nella nuova legge elettorale.
Ma anche il modo ci offende.
Non solo il governo - con Renzi e Boschi minacciosi in aula in vari passaggi - ha preparato il ddl costituzionale e lo ha imposto a ritimi inutilmente serrati. Soprattutto il PD ha avuto il 29,54% del consenso alle elezioni del 2013 (Berlusconi, Grillo e Monti, gente che non consola, sommati ebbero il 65% dei voti), le ultime in cui era in vigore la legge 270/20015 (Porcellum), abrogata in parte dalla sentenza 1/2014 della Corte costituzionale. Era una lotteria, non una votazione.
La modifica della costituzione è stata votata oggi, nella prima lettura prevista dall'art. 138 Cost., da 357 deputati, 18 dei 345 del PD mancavano, altri 30 vengono da altri gruppi.
Senza premio di maggioranza, con una legge proporzionale, il PD avrebbe avuto ovviamente circa il 30% dei seggi, quindi 190 deputati. E non avrebbe potuto cambiare la costituzione.
Non solo, il sistema che gli ha dato quel vantaggio (155 deputati rubati alle altre forze politiche non coalizzate) è stato dichiarato illegittimo e pertanto questo parlamento avrebbe dovuto sbrigarsi a dare seguito alla sentenza della consulta e consentire al PdR (certo, Napolitano era contrario, ma comunque gli mancava una nuova legge elettorale non per colpa sua) lo scioglimento delle camere per andare a nuove elezioni con un sistema legittimo. Invece un parlamento composto in modo costituzionalmente illegittimo sta stravolgendo in modo illegittimo la costituzione.
E' un gesto istituzionale indegno ed eversivo, illegittimo e vergognoso.
Ne sono responsabili tutti, tutti i deputati che hanno votato sì, nessuno escluso perché la strategia attendista è davvero ridicola e ormai sperimentata più volte con esiti fallimentari sulla pelle della nostra democrazia.
"Dittatura della maggioranza", oltre ad essere una nota espressione di A. de Toqueville, è il titolo di un libro collettivo ed. Chimienti di qualche anno fa.
Il 9 marzo alla Camera si è tenuta l'assemblea del Coordinamento per la democrazia costituzionale: la registrazione della giornata è su radio radicale a questo link
Questo è il sito del Coordinamento.
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