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giovedì 29 maggio 2014

Sinistra individuale e collettiva

Ora ‪#‎renziasfaltaci‬. Dopo aver sostenuto il ‪#‎selfsuicide‬ nelle braccia di Veltroni (quello della vocazione maggioritaria e del referendum per reintrodurre il mattarellum con una magia che solo lui...), ora questa genialata di proporre al PD di fare un partito unico nel massimo del suo successo e mancanza di bisogno di allearsi o imbarcare ex compagnucci. Ma era migliore se ci riuscivano alla prima!!11!
Migliore propone di fare un partito unico. Che se ne fa il PD di confondersi con sel? A parte le incompatibilità programmatiche che, in un partito democratico potrebbero convivere, non certo nel PD che ora mi sembra semplicemente renziano...
Intervista su repubblica del 28 maggio, qui se ne dà conto:
http://www.internazionale.it/news/sel/2014/05/28/migliore-a-sel-e-renzi-facciamo-un-partito-unico-a-sinistra/
... l'aria che tira e che si legge dall'intervista di Migliore sembra adatta solo a preparare una migrazione di alcuni nel PD solo perché la capacità trainante di SEL verso il PD è pari a zero, purtroppo.

Invece l'auspicio di vendola non mi è dispiaciuto, può sembrare ingenuo, ma è la cosa che dobbiamo augurarci tutti. Se il PD si comporta da pur moderato socialdemocratico svolge il suo ruolo politico europeo e ci aiuta a uscire dalla crisi. Se invece il PD deve fare il montiano, allora tutti questi voti non servono a niente, vada avanti il PPE, partito che - per quanto ha espresso sinora il governo Renzi - sarebbe la sede naturale ove far sedere gli eletti italiani.

mercoledì 28 maggio 2014

E ora l'Italicum?

Avviso ai naviganti: il risultato del PD alle europee (40,8 %) rende verosimile una conferma dell'impianto dell'Italicum.

Tenteranno quindi di approvare una legge elettorale  fatta su misura del partito di maggioranza relativa, come la legge Acerbo del 1923 (che aveva una soglia ancora più bassa, 25%), come la legge Truffa del 1953 (che aveva la ragionevole soglia del 50% e quindi era un vero premio alla maggioranza, non alla minoranza), in parte come il Porcellum del 2005 (scandalosamente senza soglia, ma con sbarraementi più bassi di quelli ora prospettati).

Per quanto alto possa sembrare il risultato elettorale odierno, 40,8%, il premio con questi consensi aumenterebbe la rappresentanza parlamentare del PD del 34%! E lo spazio delle altre formazioni si ridurrebbe dal 59,2 al 45%.

Una falcidia, una riduzione della rappresentatività del sistema elettorale che la Corte costituzionale non potrebbe ritenere tollerabile.

Non so con i voti di chi il PD possa ottenere questa legge elettorale, visto che solo una nuova unificazione a destra potrebbe competere, mentre il M5S pare lontano dal 37% per ottenere il premio, ma la convenienza è tale che credo ci proverà.

domenica 18 maggio 2014

Tsipras, what else?

Che le elezioni europee, per il parlamento europeo, vengano raccontate in Italia come duello Renzi - Grillo è una mistificazione irritante tentata da loro stessi, ma inaccettabile.

Grillo è contro l'Europa e dovrebbe invitare all'astensione.

Renzi poi è un tribuno come Grillo che però fa la politica di Monti e che in UE dovrebbe allearsi con Junker.

Rifiutiamo la polarizzazione del conflitto su PD e M5S, votiamo l'Altra Europa con Tsipras.

Ci sono ottime ragioni:  lhttp://www.listatsipras.eu/chi-siamo/i-dieci-punti.html

sabato 10 maggio 2014

martedì, 16 aprile 2013
(ripubblico un vecchio post, purtroppo sempre valido, almeno per me, ed è un vero peccato, a distanza di 15 mesi dall'entrata prepotente del M5S in parlamento)

grillovisioni

Ammettiamo che la destra nuova, quella nata negli anni ‘90, con Fiuggi e Arcore, è stata ed è dichiaratamente anticostituzionale ed ha aggravato le tendenze autoritarie delle democrazie dominate dai mass-media. Ammettiamo anche che la sinistra da trent’anni ha lavorato a stravolgere la democrazia dando l’esempio, partendo dall’esaltazione culturale e legislativa dell’esecutivo, approvando leggi elettorali che mortificavano il ruolo degli elettori e delle assemblee elettive, favorendo la personalizzazione della politica, ecc.
Ora arrivano i nuovi, dai tratti qualunquisti che gridano contro la partitocrazia, ma cosa hanno proposto sinora, oltre ad un condivisibile disprezzo per il malaffare e la corruzione che foraggia inetti? Un esaltato e maniacale assalto ai costi della politica, quasi insignificanti rispetto alle dimensioni e all’urgenza della crisi economica. Un governo che affronti appunto la crisi economica con ottica diversa dall’austerità di Monti rischia di fallire in nome di purezze d’intenti anticastali.
Ma il segno più preoccupante lo hanno dato in questi mesi Grillo e Casaleggio (non tanto gli eletti del M5S, quindi) preludendo ad una vera e propria involuzione autoritaria. E l’elenco dei “contributi” della setta M5S alla democrazia si allunga:
- organizzazione dittatoriale del partito
- primarie improvvisate su social network
- avversità al mandato non imperativo
- avversità al voto segreto
- derisione di ogni altra parte politica
- sostegno solo di un governo proprio, col 100% dei consensi
- disprezzo delle istituzioni
- disprezzo di ogni organo di informazione e di ogni opinione, salvo il megafono impugnato dal leader e gli hadit del profeta Beppe Muhammad Grillo
- gli incontri di trattativa politica in diretta streaming, e non è trasparenza, è vanteria (di intransigenza e fanatismo) e sudditanza (al controllore massimo Grillo)Forse quello che davvero manca nelle teste di Grillo e Casaleggio, ma temo anche in quelle di alcuni loro sostenitori, è cultura democratica e laicità. Alla luce di queste risorse essenziali di una comunità le loro posizioni risulterebbero subito ridicole e insostenibili, come lo sono quelle di ogni setta di fanatici con cui non si può mai ragionare, ma che bisogna solo ascoltare.
Ci sarà già chi dice che chiamare setta un movimento che vuole scardinare la partitocrazia denuncia già la malafede e la supponenza dell’accusatore, ma è facile rispondere che l’effetto destabilizzante in sé non è che benvenuto, quello che dispiace e addirittura inquieta è il fatto che milioni di persone riescano a muoversi con gli stessi impulsi e modalità delle coppie di predicatori che annunciano l’avvento, con la stessa stolida sicumera dei predicatori che hanno scoperto la verità e se ne fanno latori, e soprattutto si occupano - mentre l’Italia sta fallendo - della moralizzazione degli abitanti di un parlamento senza più poteri come se fosse il tema centrale e vitale e attuale solo perché qualche profeta infallibile così disse anni fa e guai a chi lo nega.
Tempi duri.

Per l'Unione Europea di Alexis Tsipras (appello convinto in vista del voto del 25 maggio)

Forza Alexis Tsipras, candidate for EU Commission President!
Le "alternative" a Tsipras appaiono impresentabili o sacrificate dal richiamo al voto utile:
Junker (PPE), garantisce l'impoverimento di massa perseverando nell'austerità qualunque cosa balbetti, tanto che è stato presidente di Banca Mondiale e FMI,
Schulz (PSE) è fautore di una correzione moderata sia istituzionale che di politica economica, stile larghe intese o grosse koalition, e poi è appoggiato da Renzi: promesse di svolta, di fase due, ma poi tutto resti com'è;
Verhofstadt (ALDE) è una persona seria, federalista convinto e fautore di una riforma istituzionale decisa, ma sul piano economico resta ancorato al main stream pro-crisi, da buon vetero liberale e liberista;
Bové (Green, Verdi) rappresenta questioni sacrificate dalla politica UE, in Italia la sua lista dei verdi è quasi assente dal dibattito, gli auguro fortuna, ma non ha una visione complessiva delle questioni.
Insomma non resta che votare la Lista Tsipras, davvero, basta ascoltare i discorsi dei migliori candidati (qui in centro italia Tommaso Fattori è forse il più consapevole, ma ce ne sono tanti altri) e leggere i dieci punti per convincersi che il bisogno di democrazia e occupazione, di svolta nella politica economica e di europa federale, di tenuta dei diritti sociali e di rifiuto di trattati come il TTIP che sancirebbe il primato dell'economia e delle multinazionali sui diritti fondamentali e sull'ambiente e sulla possibilità di tutelarli dallo strapotere delle speculazioni, sono rappresentati in modo credibile solo dalla Lista Tsipras.
http://www.listatsipras.eu/chi-siamo/i-dieci-punti.html