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lunedì 29 agosto 2016

Da Lisbona ad Amatrice

i terremoti servono al dio architetto a svelare le debolezze delle costruzioni e al dio castigatore a misurare la perfidia dei commentatori.

martedì 23 agosto 2016

Lui in slip, lei a casa o in "burkini"?

Il buffo e drammatico dilemma burqa/topless ci ha interrogato in questa metà d'agosto. Una premessa necessaria, evitata consapevolmente perché dettata dalla ragione pratica e capace di zittire gli sciacalli delle polemiche, è che il "burkini" è abito da bagno che le donne di famiglia o società islamiche indossano per poter svolgere attività che altrimenti sarebbero loro vietate, o concesse solo con il burqa, indumento ingestibile. Quindi il burkini è uno strumento di emancipazione, sia pure meno rivoluzionario del mandare al diavolo la formazione sociale di appartenenza e svestirsi come fanno le non vittime di islamici.
Ma il punto è un altro.
Il punto è, secondo me: cosa dovremmo dire a noi stessi, maschi occidentali e maschi islamici, se invece che del vestito delle donne, si discutesse del desiderio dei maschi? Della loro capacità di gestire le pulsioni sessuali? Perché poi sono i maschi cattolici che rèlegano le donne nei conventi e gli impediscono di dire messa, sono i maschi islamici che si sconvolgono a vedere una caviglia o un culo. E se si discutesse di quanto siano letteralmente incredibili divinità costruite su queste idiozie?

venerdì 12 agosto 2016

Ogni volta che la Ministra Boschi apre bocca un libro di diritto costituzionale muore

La Ministra Elena Boschi ci regala vere idiozie, siamo veramente al dilettantismo arrogante e becero, offende i cittadini questa mistificazione di regole elementari di democrazia.

Questo avrebbe detto la stupefacente ministra col suo ultimo carosello:

"Abbiamo scelto di rispettare in toto la procedura prevista dall’articolo 138 della Costituzione per modificarla [se non l'aveste rispettata, avreste violato la costituzione]. Questo ha significato scegliere la strada più dura [l'unica, o pensavate a un colpo di stato?] un impegno notevole — ha spiegato ancora la ministra —. Ma ora è un elemento di forza anche rispetto a chi propone di votare No buttando via due anni di lavoro e ricominciare daccapo immaginando che ci sia una maggioranza per una riforma diversa [quindi la riforma è una necessità? Mi sembra che il governo Renzi facesse di tutto a costituzione invariata]. Ma questo vuol dire non rispettare il lavoro che il Parlamento ha fatto [veramente è il governo che ha umiliato il parlamento imponendo tempi e modi dei lavori] : sei votazioni [e vorrei vedere!] con maggioranze che hanno sfiorato il 60%. Un dibattito vero».

Il referendum, previsto dall'art. 138 cost., è fatto apposta per verificare se la maggioranza parlamentare ha approvato una modifica costituzionale che ha il consenso degli elettori, è una garanzia e qualunque voto, sì o no, è il compimento del procedimento previsto, non un mancato rispetto del parlamento, la sovranità popolare può essere espressa eleggendo (certo, non col porcellum, come il parlamento che vi sostiene impunemente) dei rappresentanti, o votando in un referendum costituzionale.

Cos'altro s'inventerà, in tre mesi di caroselli per noi deficienti, di grazia?

http://www.corriere.it/politica/16_agosto_09/referendum-boschi-la-riforma-non-perfetta-ma-positiva-63e1cb2e-5e48-11e6-bfed-33aa6b5e1635.shtml