L'11.9.2001 vidi la folla alla tivù di un bar, guardai e rimasi a bocca aperta.
Fossi stato un po' più grande l'11.9.1973 sarei invece rimasto a pugni chiusi dalla rabbia, non avrei più dimenticato il socialismo democratico spento nel sangue dalla destra americana.
Il primo evento, tremila morti, enorme e assurdo, è un atto di terrorismo fanatico e nihilista. Il secondo insegna la necessità della ribellione, il peso delle responsabilità, la superiorità morale della democrazia e del socialismo sui regimi militari reazionari. Gli Usa sostennero nel '73 il golpe di Pinochet (che massacrò migliaia di oppositori) e il suo regime fino alla fine, scatenarono invece un'infinita guerra nel 2001 contro l'Afghanistan provocando centinaia di migliaia di morti. Ancora non si sono ritirati, da ultimo trattavano coi talebani.
L'11 settembre dovremmo farlo giornata contro la guerra e per la laicità e la democrazia, ecco. Per il senso del limite, della finitezza dell'esperienza umana.
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