Cerca nel blog

mercoledì 25 ottobre 2023

Se all'ONU non si discute, a che serve l'ONU?

Guterres (segr. gen. Onu) il 24 ottobre ha detto che, così come le rivendicazioni dei palestinesi “non possono giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas”, “così questi spaventosi attacchi non possono giustificare la punizione collettiva” della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza. Il segretario Onu ha altresì reiterato l'”appello per un cessate il fuoco umanitario” sottolineando che “nessuna parte in un conflitto armato è al di sopra del diritto internazionale“.

Sembra una dichiarazione equilibrata, ma indigna Israele che non accetta accuse. Durante un massacro è difficile scegliere le parole adatte, ma esprimere pieno sostegno a Israele non raffredderebbe il conflitto.

Forse Guterres avrebbe potuto usare parole ancora più caute, ma aveva di fronte la pretesa del ministro israeliano di sentire una dichiarazione di semplice solidarietà e sostegno alla reazione israeliana in atto.

Quale che sia. Questo cancella due elementi enormi: il fatto che siamo davanti a un conflitto, non ad un atto terroristico terribile, ma isolato; il fatto che una reazione armata è comprensibile, anche legittima secondo il diritto internazionale, ma entro certi limiti.

All'ONU siede anche lo Stato della Palestina. L'ONU non ha il mandato o gli strumenti per intervenire, lo sappiamo, e quando approva risoluzioni in CDS o in Assemblea restano di solito ineseguite, ma se non può essere nemmeno il luogo di un dibattito, di un confronto, come trovare la soluzione al conflitto?



Nessun commento:

Posta un commento