Credo che chi finge meno non solo si mostri più corretto e onesto, doti che possono piacere, ma dimostri di non disprezzare l’intelligenza degli elettori, doti che dovrebbero piacere.
Tra le finzioni maggiori la presa di distanza da Marchionne, da Casini, dal finanziamento ai partiti, dalla corruzione.
Ammonisce Zagrebelsky: “Nella politica, che è il luogo delle scelte e delle responsabilità, dovrebbe valere la regola: tutte le parole che dicono ciò che non può che essere così, sono vietate. Non vogliono dire nulla riforme, moralità, rinnovamento, innovazione, merito, coesione, condivisione, giovani, generazioni future, ecc.: vuota retorica del nostro tempo che tanto più si gonfia di “valori”, tanto più è povera di contenuti. Chi mai direbbe d’essere contro queste belle cose?”
In particolare è insopportabile vedere la faccina di Matteo Renzi che,- dopo aver condotto delle primarie per la candidatura a sindaco da nababbo (2009) - secondo un copione prevedibile, vista la scarsa incisività delle regole e la mancanza di sanzioni utilizzabili, oltre all’improbabile esclusione del candidato http://www.forumcostituzionale.it/site/i… ),
- dopo aver speso 20 milioni per rappresentanza quando era presidente della provincia di Firenze fra il 2004 e il 2009 http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-10-29/renzi-spese-provincia-conto-200455.shtml?uuid=AbiH09xG ,
- dopo aver ricevuto una condanna per danno erariale dalla Corte dei Conti per aver assunto gente senza alcuna qualifica http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2011/08/05/557690-assunti_senza_qualifiche.shtml
adesso si mostra disinvoltamente grillino nel voler azzerare il finanziamento pubblico ai partiti. Credo che qualunque altro politico con questa “storia” avrebbe dei problemi, salvo… salvo chi sa cavalcare l’onda del paradosso, chi ha la faccia più tosta dell’evidenza e può contare su sostenitori solidi e interessati. Salvo Berlusconi e Renzi.
Non è l’unico che finge, beninteso, gli strali di Zagrebelsky se li merita buona parte del mondo della politica. Però l’inganno è tale da indurre a ripetere e diffondere le pecche di questo finto giovane che non ritengo un delinquente, ma un trasformista, un brillante intrattenitore e un pessimo politico che ha sbagliato non solo schieramento - come sono convinti gli elettori di destra che stanno superando perfino l’imbarazzo di iscriversi alle primarie del centrosinistra - ma ha sbagliato proprio mestiere.
Perché anche una destra decente, in questo Paese, si meriterebbe un leader diverso e migliore. Perché anche la destra dovrebbe liberarsi dal berlusconismo e perché il berlusconismo è una sofferenza della società, non della politica.
Arriveremo disgustati alle primarie del centrosinistra del 25 novembre e probabilmente stremati a quelle del centrodestra, peccato perché dopo la fiction la farsa almeno ci farebbe sorridere…
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