E rieccoli con il Rosatellum: non c'entra nulla né con il Mattarellum né con il sistema
tedesco. Sarebbe piuttosto un sistema maggioritario corretto con le
liste bloccate.
Un'unica scheda, vi si trovano i candidati del
collegio uninominale e le liste proporzionali collegate, metà dei seggi
della Camera sarebbe coperta da chi arriva primo nel singolo collegio
(303 circoscrizioni uninominali), l'altra metà secondo il riparto
proporzionale del voto di lista bloccata. Non è previsto lo scorporo, che
era nel Mattarellum una correzione proporzionalista che impediva alla
lista di usare per l'attribuzione della quota di seggi del proporzionale
i voti ottenuti nel voto uninominale. Al senato stessa cosa (150
collegi di lista piccoli e 150 eletti col proporz.). Sbarramento al 5%.
Quindi avremo la composizione di Camera e Senato interamente decisa da
chi compone le liste e i candidati dei collegi uninominali, si potrà
scegliere solo fra i contendenti nel collegio. Il risultato
proporzionale sarà corretto fortemente dal risultato uninominale,
infatti: 1. non è consentito il voto disgiunto; 2. è consentito
candidarsi sia nell'uninominale che nella lista proporzionale, anche in
più collegi (ma non in più collegi uninominali).
Nel sistema tedesco
avviene l'opposto: l'intero risultato della composizione del Bundestag è
dato dal risultato del voto proporzionale (il "secondo voto"), e il
risultato dei "primi voti" che determinano i vincitori dei collegi
uninominali è sottratto al risultato del proporzionale, quindi serve
solo per scegliere la persona, non per determinare la composizione
dell'assemblea, pertanto non ha un effetto maggioritario, ma semmai
personalizzante. Infatti il sistema tedesco è comunemente definito proporzionale. Corretto dallo sbarramento, dal divieto costituzionale di partiti estremisti, collegati a ideologie totalitarie, dall'effetto maggioritario che può avere la candidatura del collegio uninominale, ma pur sempre proporzionale.
La
Corte costituzionale non ha dato indicazioni dirette su quale legge sia
conforme ai principi costituzionali, però nelle sentenze 1/2014 e
35/2017 ha censurato distorsioni eccessive della rappresentatività del
sistema e meccanismi che non consentivano la scelta del candidato, come
le liste bloccate.
E il risultato del referendum del 4 dicembre scorso
ha sonoramente bocciato un pacchetto maggioritario che in più, come
effetto preminente, cancellava l'elettività del senato.
Credo che questo
Rosatellum sia un tradimento di quelle indicazioni.
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