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sabato 5 luglio 2014

Se nato morto

In breve, senza distrarsi con questioni marginali, direi che la riforma preparata da Renzi e Berlusconi si riassume in questi elementi:

- legge elettorale che cancella le minoranze con sbarramenti alti e premio di maggioranza

- potere del governo di imporre disegni di legge a data fissa: da approvare alla Camera senza emendamenti entro 60 gg. (peggio del decreto legge che, in sede di conversione, può essere modificato; e senza alcun limite di necessità e urgenza, ma solo per arbitraria decisione del governo)

- senato non elettivo con esponenti locali (sindaci e presidenti di regione e eletti dai consigli regionali) e nominati dal presidente della repubblica,

- senato, soprattutto, senza poteri effettivi: anche nelle competenze (legate alle questioni locali) che dovrà condividere col Senato, la Camera potrà imporre il proprio testo approvandolo a maggioranza assoluta (quorum facile da raggiungere con l'Italicum)

- poteri di modifica della costituzione e di nomina di organismi costituzionali (corte costituzionale, presidente della repubblica, CSM) saranno quasi a portata della maggioranza governativa.

Il risultato sarà un rafforzamento del potere esecutivo che dominerà sia il legislativo sia le istituzioni di garanzia (l'effetto su queste non è automatico, ma è reso certo molto più debole ogni procedimento o maggioranza aggravata). L'elezione indiretta del presidente del consiglio sarà solo apparente, ma il meccanismo è più insidioso dell'elezione diretta (pur rara in democrazia) perché con un solo voto si determinano entrambi gli organi (governo e camera) vincolandoli in modo indissolubile e dissuadendo così la maggioranza governativa dallo sfiduciare il governo.

Fermateli.

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