Matteo Renzi, 27 gennaio 2014:
"Questi costituzionalisti sono quasi tutti di ideologia molto spinta sulla sinistra radicale".
"Se si affossa questa possibilità di riforme - ha detto - diventa
davvero delicato immaginare uno spazio di speranza per questa
legislatura".
Queste sono minacce, non riforme.
Berlusconi e
Renzi sono d'accordo non solo sulla legge-truffa, ma anche nel
considerare di "estrema sinistra" principi di una qualunque costituzione
liberaldemocratica, non solo della nostra.
Nel dettaglio: portare il premio di maggioranza al 38% è ridicolo,
comunque Berlusconi ha detto di no e non si farà, è lui che comanda e
Renzi è arcicontento.
Un premio di maggioranza dovrebbe andare a chi
raggiunga il 50% per rafforzare la maggioranza, non al 35 o 38%: questo
sarebbe un premio alla minoranza che determinerebbe la maggioranza.
Nel
1953 si gridò al colpo di stato per l'approvazione della legge truffa,
ma avrebbe dato il premio appunto alla DC che era in odore di
raggiungere il 50%: avrebbe ottenuto il 65% dei seggi in parlamento,
avrebbe reso ininfluente l'opposizione ed avrebbe potuto anche cambiare
la Costituzione.
Golpisti. Nel 1953 si chiamavano così i democristiani di Scelba, oggi che ci è preso che li chiamiamo riformisti?
http://www.repubblica.it/politica/2014/01/27/news/renzi_riforma_elettorale-77036426/?ref=HREA-1
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