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giovedì 6 febbraio 2014

Italicum + Camera delle autonomie: addio parlamento!

La nuova legge elettorale - l'11 febbraio riprende l'esame alla Camera - confermerà probabilmente tutti i limiti del Porcellum (di cui... non butta via nulla) e se passerà sarà probabilmente giudicata dalla Corte Costituzionale: in alcuni aspetti è pure peggiore del Porcellum.

Peggiore vuol dire che riduce la rappresentatività del parlamento in favore del principio-feticcio della governabilità.

Una volta cancellato il Senato e sostituito da una "camera delle autonomie" con membri non elettivi, il tasso di rappresentatività della nostra repubblica sarà agli ultimi posti nel mondo.

Che i nuovi "senatori" di questo progetto che il PD sta per fare proprio non percepiranno indennità può dirsi un vantaggio economico, ma chi sarebbero? 21 presidenti di regione, 108 sindaci e 21 cittadini nominati dal PdR. Si tratta di cumuli di cariche e di poteri per persone elette sì, ma espressione di una maggioranza (sono cioè, salvo i 21 nominati, espressione dei governi locali).

Il sistema che uscirà moltiplicherà dunque il prevalere della maggioranza in ogni luogo, alla Camera per il premio e gli sbarramenti, al Senato perché esso raccoglierà solo chi ha vinto.


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