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domenica 2 febbraio 2014

Se il grido "non ci fanno governare" vale quanto "il popolo ha fame"

insomma... diamoci una calmata, la democrazia è uno spazio di confronto con delle regole costruite faticosamente nei secoli, non è di nessuno ed è di tutti, chi la sbeffeggia in nome dell'antipolitica sbaglia come chi la mortifica in nome della governabilità.
Perciò mi sembra indegno che il PD e FI si difendano dal M5S con una legge elettorale costruita apposta per chi ha alleati e alleatucci e tenda così al bipartitismo.
Ed è triste che dei parlamentari si comportino come dei rincoglioniti maschilisti di un qualunque stadio di questo ignorante paese, ma almeno gli stadi sono fatti per sfogarsi.
Che è penoso vedere come si usino aggressioni personali da ogni parte, contro la presidente Boldrini (con l'aggravante del sessismo più trito e feroce), contro Augias, contro Di Battista.
Che la maggioranza non dovrebbe mai impedire la discussione in aula, anche se si ritiene una norma da approvare importante e urgente.
Detto questo, dare di fascista a Renzi e Berlusconi è troppo. Dare di fascista al M5S pure. Però qualcosa in comune ce l'hanno: non sopportano i limiti al potere che sono l'essenza della democrazia costituzionale, o perché il potere ce l'hanno o perché lo vogliono togliere e prendere. Per questo la democrazia è in pericolo, non perché "non ci fanno governare", oppure perché "la gente ha fame", ma perché il 75% dei rappresentanti parlamentari mostra di volere delle scorciatoie e quindi un regime diverso da quello scritto nella Costituzione.

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